Enigma Amiga RunGli Articoli di EAR - Games


Games Reviews

di Nicola Morocutti (n.morocutti@bassano.nettuno.it)

Di ritorno dalle vacanze estive (veramente quando sto scrivendo devono ancora cominciare, comunque... ) è bello trovare tanti bei giochi nuovi per divertirsi un po'. E questo mese ce ne sono tanti, per tutti i gusti e tutti (o quasi) di ottima qualità, meglio di così...

WORMS: The Directors Cut

Partiamo dal quasi-seguito del gioco-mito di due anni fa, quel WORMS che, a nostro avviso, ha contribuito non poco a dare una bella smossa al mercato ludico di Amiga grazie alle sue 50000 copie vendute durante il solo periodo natalizio che hanno convinto quasi tutti che il mercato dei giochi per Amy non era affatto morto ma era solo stanco di titoli mediocri. Questo WORMS: TDC è in pratica il tanto atteso WORMS AGA che il buon Andy Davidson ci aveva promesso da tanto, ma credetemi quando vi dico che è valsa la pena di aspettare così a lungo perché ci troviamo di fronte ad un signor gioco. Chiaramente lo schema di gioco è rimasto invariato, quindi ci troveremo sempre a battagliare contro i vermi avversari (oppure, se preferite, contro quei vermi degli avversari) con il solo scopo di annientarli totalmente. Tutto il resto è cambiato. Partendo dalla cosa che per prima si nota cioè la grafica, bisogna dire che 300 colori su schermo, una decina di strati di parallasse (compresa l'acqua) e una dozzina di mondi diversi sono un buon biglietto da visita. Se a tutto questo aggiungiamo il graffiti mode che permette di disegnare i propri livelli internamente (senza cioè l'ausilio di DPaint o PPaint, che comunque sono ancora supportati), l'introduzione di nuovi accorgimenti grafici come il fondale dei livelli cosicché non appariranno più (meglio dire meno di frequente) speroni di roccia sospesi nel vuoto e i nuovi livelli dentro le caverne dove non c'é più l'air strike ma si può fare il tarzan grazie ai ninja rope multipli che permettono di muoversi per tutto il livello per depositare una bella dinamite sulla testa del verme avversario per poi scappare via al sicuro, avremo un quadro molto chiaro di quanto si siano dati da fare quelli del Team 17 per propinarci un gioco valido. A tutto 'sto ben di dio vanno ancora aggiunte le modifiche al sonoro che presenta una bella musichetta dei titoli e nuovi effetti sonori, e all'armamentario che ora annovera armi incredibili (e divertentissime) come la nonnetta esplosiva, la mandria di mucche pazze e la super pecora, solo per citarne alcune. La giocabilità è ovviamente rimasta invariata, quindi siamo su livelli stellari se giocato in due o più mentre nel il modo ad un giocatore la noia dopo un po' prevale.

Conclusioni

Sappiamo già quello che vi starete chiedendo, 'sto WORMS: TDC devo comprarlo o no? Beh, bisogna fare un piccolo distinguo, infatti se avete già il primo episodio tenete presente che ci sono stati si dei cambiamenti ma per la maggior parte sono estetici, quindi il gioco è sempre quello e l'acquisto non si può certo annoverare tra gli indispensabili, se invece non avete mai visto il primo WORMS il nostro consiglio può essere uno solo, COMPRATE WORMS: TDC! Vi divertirete come dei pazzi (ammesso che abbiate un po' di amici casinisti). Spero di essere stato chiaro, resta comunque il fatto che WORMS: TDC è uno tra i migliori giochi della stagione. (Provate a digitare "jamie and his magic torch" nella schermata principale delle opzioni avrete una bella sorpresa).

Minskies Furballs

Dopo aver finito di parlare dei Team 17, passiamo ad un gioco sviluppato dai creatori di Speris Legacy il bel clone di Zelda pubblicato due anni fa dalla casa inglese. MF è il primo gioco dei Binary Emotions come casa indipendente e bisogna dargli atto di aver per lo meno cercato di proporre un gioco un po' originale (almeno su Amiga). MF è infatti un clone di Puyo Puyo divertentissimo puzzle game per Megadrive che non aveva alcun eguale su Amy, almeno fino ad ora. Lo stile di gioco ricorda anche Tetris, infatti gruppi di due simpatici gattini (avete presente quelle palle di pelo che ti verrebbe voglia di stritolare, ecco quelle... ) di colore diverso scendono dall'alto e il nostro scopo è formare gruppi da quattro o più per farli sparire, alla fine di ogni livello potremo affrontare una slot machine dove vincere fantastici bonus (oppure perdere tutto). Per quanto riguarda la grafica salta subito all'occhio lo stile giapponese di disegno, con i caratteristici personaggi super-deformed e con un buon uso dei colori (specialmente nella versione AGA). Le animazioni, sia per le palle di pelo che per i volti degli avversari sono minimali ma carine. Il sonoro è composto da musichette simpatiche e da alcuni effetti sonori abbastanza validi specialmente per quanto riguarda le urla degli avversari. Il gioco è molto divertente, sempre che vi piacciano i puzzle game, e sia nel modo ad un giocatore sia nella sfida uno contro uno la giocabilità si attesta su livelli molto alti (specialmente nel modo a due giocatori). I programmatori hanno anche previsto vari modi "carognosi" per infierire sull'avversario come i mattoni che cadono dalla parte del vostro antagonista ogni volta che fate sparire dei gattini ostacolandolo non poco, oppure come i vari "malus" che potete scagliargli contro come il rallentamento della caduta dei suoi pezzi che vi da un buon vantaggio oppure la caduta velocissima dei suoi gatti che rende impossibile raggrupparli, comunque queste "scorrettezze" non durano più di 5 secondi.

Conclusioni

Tanto per tirare un po' le somme del discorso appena fatto, bisogna riconoscere ai Binary Emotions di aver creato proprio un bel gioco, molto semplice e privo di fronzoli e forse proprio per questo molto giocabile e divertente. Ci sentiamo di raccomandarvelo sia nella versione ECS che nella AGA (che sono pressoché identiche), passerete sicuramente sane ore di divertimento con questo gioco.

Wendetta

Uno tra i generi più inflazionati su Amy (oltre ai platform e alle simulazioni calcistiche) è sicuramente quello degli shoot'em up che annovera tra le sue fila decine di titoli più o meno riusciti. A dire la verità era da un po' di tempo che non se ne vedeva uno (più o meno un anno, cioè dall'uscita di XP8 della Effigy) così un gruppo di valenti programmatori teutonici hanno ben pensato di colmare il vuoto con un titolo che, sulla carta, promette faville. Wendetta infatti è stato creato con l'intento di stupire il giocatore, grazie ad una grafica interamente renderizzata e ad un sonoro molto curato. Dal lato dello schema di gioco nulla di nuovo da segnalare oltre alle sezioni in 3D alla Super Stardust decisamente impressionanti, tutta l'azione si svolge o in livelli a scorrimento orizzontale o nei suddetti livelli 3D. Sempre ai comandi della solita navetta spaziale ci troveremo ad affrontare orde di nemici che in qualche caso sono per lo meno stravaganti nel design. Graficamente comunque il gioco è molto valido con un buon uso dei colori anche se i fondali non ci sono sempre parsi all'altezza. Il sonoro oltre ai soliti effetti presenta anche delle musichette carine. Da segnalare che il gioco, essendo su CD presenta una serie di animazioni introduttive molto ben realizzate che fanno da preludio all'azione vera e propria. Dal lato della giocabilità nulla da segnalare, l'azione è piacevole e si lascia giocare senza troppi problemi anche se la difficoltà avrebbe potuto essere calibrata meglio in alcune sezioni.

Conclusioni

Cosa dire di Wendetta, certamente l'originalità non è il suo punto di forza, ma questo era previsto, il gioco punta tutto sull'impatto di grafica e sonoro che, esclusi alcuni dettagli secondari, sono veramente eccellenti. Se siete alla ricerca di un titolo spettacolare, di quelli, per intenderci, da mostrare agli amici per farli sbavare un po', prendete seriemente in considerazione questo gioco che oltretutto è anche divertente.

Burnout

Eccoci giunti con l'immancabile appuntamento mensile con la Vulcan. Questa volta la software house inglese ha sfornato un titolo decisamente strano che si rifà un po' a vecchissimi giochi per C=64 (non chiedetemi i titoli perché non me li ricordo) dove delle vetture in miniatura si scontravano in arene con il solo scopo di sbattere fuori gli altri. Questo Burnout è pressoché identico almeno nel concept. La Vulcan ha infatti pensato che un buon lifting (sottoforma di grafica renderizzata e sonoro ben curato) potesse bastare a rendere attuale uno stile di gioco che nemmeno all'epoca (10 o più anni fa) aveva convinto i giocatori. Vediamo di analizzare per benino questo titolo che, secondo noi, rappresenta il più grosso buco nell'acqua della casa inglese. Partendo dalla grafica bisogna dare atto ai programmatori di essesi impegnati, infatti la grafica del gioco è in alta risoluzione a 256 colori e tutto quanto è stato renderizzato con una buona cura. Il sonoro è ben fatto con delle belle musichette e con degli effetti sonori adatti allo scopo. La parte meno esaltante di Burnout è proprio la giocabilità infatti il tutto si riassume in caotici scontri in misere arene poco più grandi dello schermo, dove le varie auto cercano di spingere l'avversario fuori dal bordo della pista. Veramente entusiasmante (mah... ). Epici anche i bug di programmazione con le auto avversarie controllate dal computer che partono a razzo per venirsi a scontrare con noi senza accorgersi che la pista è bucata al centro e finendo ingloriosamente la loro corsa nel vuoto, bello eh! Chiudo quì per non rubare spazio prezioso alle altre recensioni.

Conclusioni

Che figuraccia! La Vulcan se l'era menata tanto con questo gioco che aveva convinto più o meno tutti che si trattasse di qualcosa di speciale (anche se già il demo aveva fatto sorgere più di qualche sospetto sul suo effettivo valore) e invece eccoci quì con questa mezza fetecchia tra le mani. Certo la grafica e il sonoro sono molto validi ma non c'é un gioco vero alle spalle e a ben poco serviranno i data disk che la casa inglese sta distribuendo su Aminet. Un vero disastro, speriamo che sia solo un incidente isolato.

The Big Red Adventure

Finalmente un'avventura grafica! Era da circa due anni che non ne vedevamo una (dall'uscita dell'ottimo Flight of the Amazon Queen) e mi aspettavo di vedere tutto fuorché questo titolo della Dinabyte, dato ormai per disperso. E invece eccoci quì con tra le mani il CD di questa spassosa avventura nostrana. Dovete sapere che questo TBRA è il seguito di Nippon Safes Inc. una simpatica avventura grafica uscita tre anni fa che aveva come protagonisti Doug Nuts, Donna Fatale e Dino Fagioli i tre intrepidi (e anche un po' polli) avventurieri che guideremo a turno in questa nuova avventura. Se nel primo episodio ci trovavamo in Giappone ora la scanzonata banda si è trasferita nelle gelide lande della Russia post comunista dove un gruppo di generali si è affidato ad uno scienziato pazzo per far resuscitare Lenin e restaurare così il comunismo. Ai nostri tre eroi non gliene potrebbe fregare di meno dei piani dei golpisti ma, loro malgrado, si troveranno ad intralciare il folle progetto "risurrezionista". Graficamente TBRA è una gioia per gli occhi (se avete un monitor altrimenti il flickerio dell'interlace vi renderà ciechi in 5 minuti) con tutte le locazioni disegnete a mano con uno stile molto "deformed" e successivamente scannerizzate e con i personaggi ben disegnati in uno stile cartoonesco che si adatta perfettamente ai fondali, anche le animazioni sono molto valide, l'unico appunto lo si può muovere al sistema di deformazione prospettica degli sprite non proprio perfetto. Il sonoro è composto principalmente da musichette stile russo che potremmo catalogare tra le "senza infamia e senza lode", che comunque accompagnano l'azione senza mai essere noiose. L'avventura è molto ben strutturata con enigmi abbastanza logici e con una trama demenziale al punto giusto, che riesce comunque a catturare l'attenzione del giocatore. La giocabilità e la longevità sono dunque assicurate, sempre che vogliate usare un po' di materia grigia per risolvere gli enigmi.

Conclusioni

Proprio un bel gioco questo TBRA, certamente non ai livelli di Monkey 2 ma molto vario e divertente grazie anche alla buona caratterizzazione dei tre protagonisti. Se state cercando un gioco bello e che costa poco non possiamo che consigliarvi l'acquisto di TBRA che è distribuito in Italia dalla Db-Line al ridicolo prezzo di 39.000 lire, direi che non avete scuse per non comprarlo (sempre che possediate un A1200 con CD-Rom, ma ormai ce l'hanno quasi tutti).

Ultime Notizie

Come sempre in chiusura di numero ci sono pervenute alcune notizie che non potevamo non darvi. La Guildhall oltre alla lunga lista di budget già nei negozi, tanto per citare le ultime uscite: Gunship 2000, Civilization, Silent Service II e UFO: Enemy Unknown ha deciso di distribuire Street Racers della Ubi Soft, un simpatico clone di Mario Kart (o se preferite di Xtreme Racing) che ha avuto un buon successo su consoles. Ormai è certo che sarà CU Amiga a distribuire all'interno del suo CD del numero di Ottobre, TFX l'ottimo simulatore di volo dei DiD (gli stessi di Epic) che è pronto ormai da un anno e che la stessa CU Amiga aveva mostrato in esclusiva al World of Amiga di Londra. Una brutta notizia ci è giunta proprio ora, pare che la Direct Software (quelli di Phantasmagoria) sia fallita. Alcune voci dicono che i giochi che la Direct stava convertendo sarebbero stati acquistati dalla "Alive Mediasoft" che ne dovrebbe curare la distribuzione, vedremo. Ultima notizia riguarda Olo Fight un picchiaduro programmato da un nuovo team italiano che promette cose come 3000 (!) colori su schermo, 10 personaggi e grafica interamente renderizzata... Anche per questo mese è andata ci sentiamo il mese prossimo, intanto colgo l'occasione per invitarvi tutti al Pianeta Amiga che si terrà ad Empoli il 20 e 21 Settembre dove avrete la possibilità (oltre che di conoscere i vostri redattori preferiti, noi; -) anche di assistere alla prima vera fiera-mercato in Italia dedicata ad Amiga dopo tanti anni. Spero solo che mi diano la libera uscita dalla caserma in quei giorni...


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